N° 5 Sai Baba si rivela ulteriormente in un discorso

 

di Robert Priddy - rpriddy@online.no

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Data: 19 luglio 2002

Dovremmo aiutare persino coloro che ci hanno fatto del male. Questo è il voto di Sai Baba. Non importa se alcune persone mi criticano o mi mettono in ridicolo, io li guarderò sempre con affetto" (Sanathana Sarathi Giugno 2002, p. 166). Egli ammette anche che "Ci sono molti che sono ostili verso di me. Molti mi ridicolizzano o mi criticano". (ibid, p. 168.) Notate che "me" è sempre "Me" con la lettera maiuscola, come al solito!

Molti di noi sono come Sai Baba nel guardare i nostri detrattori con gentilezza, simpatia ecc...non c'è davvero nulla di così sorprendentemente unico in questo. Qualcuno non si accorge neanche della propria ignoranza e dei loro cattivi sentimenti, e noi possiamo compatirli. Ma possiamo essere sicuri che le parole di Sai Baba sulla sua gentilezza non sono vuote - poichè ancora una volta egli consiglia quella che può dimostrarsi una forma di inganno. "Voi non potete sempre obbligare, ma potete sempre parlare con obbligo". Allo stesso tempo, Sai Baba trae evidente piacere nell'indicare quanto i suoi critici soffriranno, in questo caso, per esempio dicendo:"Fare del male a qualcuno che ti ha aiutato ti porterà alla perdita della vista". L'intero contesto di questo rende chiaro che egli sta sottintendendo che i suoi critici lo stanno ferendo, anche se in seguito dice "nessuno di loro mi raggiungerà". Invece molte delle critiche lo hanno raggiunto, portandolo a fare tremende minacce contro i suoi detrattori nel suo rabbioso discorso del Giorno di Natale 2000. Egli ha chiamato i suoi accusatori Giuda e demoni! (Sai Baba crede nei demoni, così come negli uomini alti 14 piedi come Rama, come egli disse a Hislop!). Discorsi del genere da un autoproclamato "Dio Padre" nel giorno del compleanno di Gesù che perdona tutti? Questo era un consapevole insulto ai cristiani o semplice ignoranza al loro credo? Il perdono non è un concetto che trova molta espressione nel tradizionale sistema di valori spirituali indiano per quello che ho potuto scoprire. Vediamo come Krishna andò a combattere contro Kurukshetra.

Così, Sai Baba continua a parlare con due lingue, e ancora all'interno dello stesso discorso. Questo non è molto sorprendente da una entità doppi con una personalità come Giano - un uomo (S.N. Raju) che è "molto umano" (commento di Kasturi) con tutti i tipi di difetti (ammessi da molti servitori a lui vicini) - e poi un dio auto-proclamato (Sai Baba) da qualche altro regno con ciò che egli ha chiamato "aiutanti molto veloci" e che ci dice che l'intera umanità, seppure lavorasse insieme, non riuscirà mai a capirlo! Una persona che, a causa della sua libidine incontrollata, rassomiglia più a Ravana che a Rama, pensate ciò che volete!

Tra l'altro, io non sto mettendo in ridicolo Sai Baba. Sto solo mettendo in evidenza le sue contraddizioni e le molte discrepanze tra le sue parole, le sue azioni ed il suo comportamento osservabile. Il fatto è che Sai Baba parla così esageratamente ed agisce diversamente in così tante cose che si procura il ridicolo. I commento anche criticamente su tutta la segretezza e la copertura che circonda ciò che egli fa, e le conseguenze che tutto questo ha, o può avere per la verità, le brave persone, la giustizia sociale. Se la mia più profonda coscienza non mi chiedesse di compiere questo difficile dovere, io sarei molto felice nel desistere. Inoltre, compio uno sforzo considerevole nello scrivere nulla che non sia vero su Sai Baba, e lo giurerei volentieri su Dio (non Sai Baba).

"Siate sempre grati anche per il più piccolo aiuto. Non siate ingrati. L'ingratitudine è estrema crudeltà" (ibid p. 166-7). Per l'ennesima volta, ci si deve chiedere cosa c'è di sbagliato nel senso delle proporzioni di Sai Baba (o nel controllo della sua lingua). Per quanto grato io possa essere per alcune cose in cui Sai Baba mi ha apparentemente aiutato, non posso fare a meno di pensare che - se io avessi le sue opportunità - aiuterei chiunque con il più grande piacere. Cosa gli costa fare i suoi leela ed i suoi miracoli? Tempo, la sua energia...ma che tipo di sacrificio questo realmente coinvolge? E' davvero difficile a volte - francamente proprio inutile - essere grati per qualcosa che accade alle persone (la volontà di Sai Baba?). Nello stesso tempo, è proprio possibile avere gratitudine per Sai Baba per alcune cose che ha fatto (o avrebbe potuto fare, se abbiamo le prove) per alcuni di noi, ed allo stesso tempo chiedergli conto di altre cose che abbiamo scoperto su di lui da allora. Essere grati per alcune cose non significa che uno debba dare a colui che lo aiuta carta bianca nel trascurare giustizia e verità. Rimanere eternamente grati per certi favori non rimuove il diritto di mettere in discussione la stessa persona per i suoi inganni e per il suo coinvolgimento in azioni come gli omicidi nel suo appartamento.

Ancora "Vedete quanto aiuto Swami sta dando ai poveri ed ai bisognosi. E' tutto per il loro benessere. Ma alcune persone non se ne stanno rendendo conto e non sono grate per questo"  (ibid p. 166). Come può vantarsi così una persona che dice di non possedere nulla, di non dare nulla? Io ho avuto molto tramite Sai Baba, buone intenzioni e buone persone, ma non da lui. Ma lui deve continuamente vantarsi. Perchè? Invece egli invita gli stranieri a donare indiscriminatamente, come vedete nel discorso originale edito dal Sanathana. "Oggi tutti gli stranieri stanno distribuendo denaro, denaro denaro, ed essi stanno abbassando il Bharath del paese". Questa è un'altra falsa affermazione di Sai Baba sull'India. Nel discorso originale egli alludeva a qualcuno che era diventato il presidente degli Stati Uniti, non lo nomina, ma si riferisce a Lincoln. Ma ciò che egli dice della politica di Lincoln riguardo alla popolazione nera dimostra una fondamentale ignoranza dei fatti.

Inoltre non ho mai visto in centinaia di suoi discorsi, o nei libri che parlano di lui, che Sai Baba abbia espresso la sua gratitudine a qualcuno per l'aiuto che egli personalmente ha ricevuto! Come al solito, Sai Baba dichiara:"Non accetto nulla da nessuno" (pag.168). Come può davvero non ricevere nulla, come fanno tutti? Egli semina e coltiva il suo prodotto (ragi e meloni e noci di cocco e riso e farina?). Fa lui i suoi vestiti? (o è l'imperatore senza vestiti?) Fa lui i suoi mobili, costruisce le sue stanze, decora i suoi troni, o riceve le cento e uno cose necessarie alla sua esistenza dal lavoro degli altri? Egli racconta anche di una volta in cui ignorò totalmente per tre giorni un volontario donatore di una macchina (lampante esempio di divina ingratitudine?), dicendogli che "ho già un numero sufficiente di auto" (pag168). Così, ne ha "qualcuna"! Di quante macchine ha bisogno una persona? Se ognuno al mondo seguisse il suo divino esempio con 5 auto a persona, l'atmosfera ci ucciderebbe subito. Inoltre, non l'ho mai sentito dire grazie a nessuno per i favori ricevuti, e sicuramente ne ha accettati molti! Sai Baba ha finto di non volere nulla, leggete:"Prendete le mie auto se ne avete bisogno! Non mi piace viaggiare in auto troppo grandi! Comunque sono state mandate da paesi stranieri! Dopo che te le hanno mandate, non puoi fare nulla con esse". Quanto ingannevole può essere...egli poteva donarle agli ospedali e prenderne una piccola per se!

Ah, qualcuno che sa tutto dirà "devi capire che Swami è in tutti, in ogni cosa - egli ha infinite mani, occhi..." e tutto il resto. Allora tutti noi non siamo nient'altro che Atma? Inoltre, non è una affermazione perfida e confusa...che questa persona Sai Baba sia nello stesso tempo in ogni vittima ed in ogni criminale come in ogni altra cosa? Egli è incarnato, fisico, così mostra tutti i segni esterni di molti altri, nel bene e nel male, esprimendo ciò che gli piace e ciò che no, rabbia e simpatie. Questo sembra essere molto lontano dalla considerazione per se stesso che egli sembra avere quando sostiene di non essere coinvolto in nulla di ciò che fa. Ma non per i devoti che disprezzano la vita, desiderosi di liberazione, insoddisfatti o sofferenti. La pretesa di onnipresenza non ha nulla a che fare con questioni come la gratitudine, il possesso, la gentilezza verso i critici. Perchè, se prendiamo l'opinione avataica sul serio, allora chi deve essere grato a chi?