Il vero "inesplicabile" comportamento di Sai Baba

 

Da una signora scandinava - una ex devota, tradotto da Robert Priddy.

Data: 8 settembre 2002

 

Non è affatto l'amore di Sai Baba per i suoi devoti che lega la gente a lui, come lui dichiara...Io penso piuttosto che sia il loro desiderio di essere amati da colui che essi credono sia Dio stesso...

Durante le mie visite all'ashram (mentre ancora credevo che Sai Baba fosse Dio), sono stata delusa molte volte dalla piccolissima quantità di amore che il Sai Baba fisico emana nella realtà verso i suoi devoti. Il suo volto severo durante il darshan dice tutto! Mi ricordo in particolare di una occasione in cui egli non diede al mio gruppo o a me neanche un solo sguardo durante la nostra intera visita all'ashram.

Allora gli chiesi intensamente durante l'ultimo darshan di girare almeno una volta lo sguardo verso di noi. Volevo gridargli: "Andiamo a casa domani!!!" . Mi sarebbe pesato molto meno partire se avessi avuto qualche tipo di riscontro da lui.

Ma lui non ci guardò - neanche una volta... malgrado il fatto che egli fosse seduto sulla sua sedia proprio davanti al palco...Comunque, notai che durante tutto questo tempo, egli studiava i suoi studenti intensamente (gli studenti maschi, naturalmente, chi altri?)

Se fosse davvero onniscente, come egli sostiene, si potrebbe chiamare amorevole il suo comportamento in queste occasioni...ma era solo tetro...

Oltre al desiderio di essere amato, ci sono un bel pò di altre cose che egli usa per incatenare i suoi devoti alla sua persona...

Pensate alla sensazione di essere scelti...da Dio in persona!!!

Ma egli ci lega anche instillandoci la paura e sensi di colpa e di vergogna...per esempio la vergogna di non vivere all'latezza delle aspettative di Dio... di non superare il test di DIO!!! Tutto il discorso di "separare il grano dalla pula" è soltanto un modo per impedire che i suoi devoti lo abbandonino quando comincia a diventare troppo chiaro per loro che non è quello che dice di essere...

Sembra anche che coloro che gli sono più vicini sono quelli che in seguito saranno i migliori candidati a lasciarlo...forse la dura realtà diventa troppo pressante, se uno si avvicina troppo?

Nel libro 'Nectarine leelas of Bhagawan Sri Sathya Sai Baba', R. Balapattabi scrive che solo due delle 45 persone che visitarono Baba nel 1944 sono ancora suoi fedeli devoti. Il resto di loro lo ha lasciato un pò alla volta in diverse occasioni...Quindi tutti i miracoli a cui hanno assistito evidentemente non li hanno convinti che lui è Dio...

Per quanto riguarda le prove dei suoi devoti, considerate soltanto le seguenti citazioni:

"Quando appendete un quadro al muro, scuotete il chiodo e verificate se è abbastanza saldo per sostenere il peso del quadro. Così, per evitare che il quadro di dio (la sua immagine nella vostra mente e cuore) cada e si infranga, il chiodo, conficcato nella parete del cuore deve essere scosso per verificare che sia saldo e forte"

Quindi tutta la responsabilità viene affidata ai devoti - è un loro errore se non hanno fede sufficiente, mentre li fa vergognare non appena essi dubitano...dite quello che volete di Sai Baba, non è uno stupido! La citazione è tratta dalla pag 123 del libro di Charles P. Di Fazio "From Where Did You Come?". Di Fazio scrive di un gruppo di 18 studenti che visitarono Sai Baba nel 1993 assieme ad Hal Honig. Dopo la visita essi non erano più così entusiasti come lo erano prima di venire lì... Da pag 148 in poi, Di Fazio scrive:

"Baba faceva anche delle cose che, per quelle giovani menti americane, erano scomode, sconcertanti, imbarazzanti."

E poi da degli esempi di cosa causo questo...(ciò che Baba fece con loro in seguito durante le udienze private non è detto - possiamo solo indovinarlo)

"Per esempio, Baba  materializzò un braccialetto per uno dei ragazzi in sostituzione di un altro, e quando Baba lasciò la stanza, il vecchio braccialetto giaceva sulla sedia dove Baba era stato seduto. Il giovane uomo penso che Baba dovesse aver usato qualche trucco, tirando fuori un braccialetto e nascondendo l'altro...Egli voleva che la divinità di Baba fosse chiara e indubitabile...

Per un altro giovane uomo Baba materializzò un anello pronunciando la parola "diamante". Ritornando a casa, egli comprò un anello per la sua ragazza. Nel frattempo mostrò l'anello che Baba aveva prodotto all'uomo dietro il banco, e gli chiese cos'era. L'uomo disse che non era un diamante..."

E a proposito dell'esecuzione della polizia nell'ashram, di Fazio scrive:

"Gli studenti americani erano ammutoliti! Come poteva essere accaduto a Prashanti Nilayam, la Dimora della Pace? Perchè Sai Baba non ha evitato queste morti? Non sapeva in anticipo che l'intero evento sarebbe accaduto? Ovviamente il trauma dell'incidente aumento i dubbi su Baba, che molti ragazzi stavano già provando..."

Le conclusioni di Di Fazio da tutto questo furono che quei poveretti non capirono che era per il loro bene e che Baba stava solo scuotendo il chiodo...

Uno degli studenti morì in modo incomprensibile dopo il suo ritorno a casa, scrive Di Fazio. Non è chiaro di cosa morì, ma si può leggere tra le righe che deve essere stato un suicidio...

"Perchè paura quando sono qui..."

Un certo spreco è da tenere in considerazione... e se dovessimo avere qualche dubbio, dovremmo imparare quanto segue:

"Non vedere il male, non ascoltare il male, non dire il male...La critica non è nulla se non il riflesso, la reazione e l'eco delle proprie negatività...Dio proibisce...o anche peggio: i cattivi pensieri nella mente sono peggio dei rettili velenosi in casa."

E chi vuole serpenti velenosi in casa?

Quindi è considerevolmente più comodo essere felici di appartenere alla cerchia eccezionale di coloro che sono stati scelti da Dio stesso...

"Nessuno viene da me senza che io lo chiami, anche se un centinaio di persone persuadono, tirano o spingono. E' la mia volontà che ha portato ognuno di voi qui da me...Devo dirvi che siete più fortunati delle persone delle precedenti generazioni. I meriti accumulati di molte precedenti nascite vi hanno garantito questa fortuna. Avete me ed è vostro dovere adesso sviluppare questa relazione che avete ottenuto con la fortuna."

Quanto siamo fortunati...

E nulla è impossibile se uno, inoltre, appartiene alla felice banda che ha la GRAZIA speciale di Sai Baba...Anche se uno può non appartenere a questi devoti scelti, ci si può sempre guadagnare il merito, anche se questo vuol dire andare a Puttaparthi 20 volte senza essere considerato degno di uno sguardo... ma ci si può sempre consolare perchè lo si è visto, anche se da una certa distanza, come dice il Sanathana Sarathi pag 235, agosto 2002:

"Egli passa attraverso le file di devoti raccolti per il suo divino darshan. Come lui stesso ha dichiarato, ognuno dei suoi darshan è un atto di grazia divina per il quale anche gli dei del paradiso si compiacciono."

Se Baba apparisse del tutto disinteressato, o proprio arrabbiato, mentre ti passa davanti dopo che tu lo hai aspettato per tre ore con le gambe paralizzate su un duro pavimento di pietra, potresti pensare che sta solo fingendo...in realtà, non è affatto arrabbiato o irritato...ha proprio quella faccia così...

Inoltre, un genuino devoto può trarre piacere da tutti i benefici futuri, se è deciso e determinato...

"A coloro che ricevono la grazia di Dio non mancherà nulla. Non avrà problemi e non farà dei torti, perchè si è arreso a Dio. La Grazia sistemerà tutto. La principale conseguenza sarà la realizzazione, ma ci sono anche altri benefici accidentali, come una vita felice ed un freddo coraggioso carattere, sostenuto dalla equanimità...Questa è la natura della Grazie. Essa riempie una quantità di vuoti."

O anche meglio...

"Se avete la capacità di sentire il Signore in voi stessi, egli verrà da voi e starà con voi. Siate come il flauto di Krishna, una canna vuota e dritta, leggera, senza alcuna sostanza che ostacoli il suo fiato. Allora egli verrà e vi solleverà dal terreno. Suonerà la musica divina attraverso di te, con il suo tocca delicato."

Si, sembra meraviglioso! Chi non vorrebbe essere parte di questo? Ma non si dovrebbe credere che sia così facile... prima di tutto ci sono delle esigenze di fede da soddisfare...per non citare la devozione...

"La vostra fede e devozione dovrebbero essere come i massi sulla riva del mare. Le onde non semttono di sbattere sul masso. Si, esso rimane immobile. Allo stesso modo i problemi vi presseranno incessantemente. Ma la vostra devozione deve essere come il masso che sopporta tutto quello che accade. Non c'è nulla come la fede cieca. Per la fede non c'è ragione nè stagione. La devozione significa amore dal profondo del cuore per Bhagawan. Tale amore può addirittura domare gli animali selvaggi. E' solo quando il tuo cuore è pieno di tale amore che potrai dire di essere un devoto...Quando la devozione diventa più intensa, il desiderio di capire non continua. Non c'è più il desiderio di capire. C'è solo devozione."

L'uomo sa come una macina deve essere tirata...e come potrà smettere di ponderare senza necessità...Perchè preoccuparsi di esecuzioni o abusi fisici ai bambini? e pensate come sarebbe bello smettere di pensare al perchè Baba in ogni Sanathana Sarathi persiste nel raccontare storie morali dalla mitologia indiana, che in certi casi sono incomprensibili a noi occidentali...

Prendete per esempio il Sanathana Sarathi del luglio 2002, dove a pag 202 si dice:

"Re Harischandra considerava la verità come la sua stessa vita. Egli si dedicò alla causa della verità così totalmente che egli abbandonò il suo regno e dovette addirittura vendere sua moglie e suo figlio. Egli considerava la verità come il suo regno."

Brava persona questo Harischandra! Ma parlando chiaramente...se malgrado tutte le affermazioni di Baba rimanessero alcuni devoti che ancora persistono nel dubbio...allora sappiamo, vero? che le vie del signore sono imperscrutabili...vero?!?...

"Le azioni di Dio variano ed il loro significato non può essere capito dall'uomo. Nessuno ha l'autorità di dire al Divino come agire. Dio tratta con una persona secondo le sue azioni passate e in base alle esigenze della situazione."

Così bello, questo...adesso possiamo rilassarci e semplicemente vivere nella nostra devozione...