Dichiarazione personale necessaria di Brian Steel

 

di Brian Steel - ompukalani@hotmail.com

Sito web: http://bdsteel.tripod.com/index.html

Data del documento: novembre 2001

Data 12 aprile 2002


Nota degli editori di www.exbaba.it:

La dichiarazione personale necessaria di Brian Steel è una introduzione al suo eccellente libro

SATHYA SAI BABA: GOD OR GURU?


 

Dichiarazione personale necessaria

Come la gran parte dei devoti di Baba, la mia attenzione fu attratta (all'inizio degli anni '80) per prima cosa da un interessante home video di un gruppo in visita all'ashram di Sai Baba, seguito da prove scritte e da voci sul richiamo di Dio (la dichiarazione "Io sono Dio"), e di costanti miracoli (che avevano in particolare a che vedere con salute, guarigioni e onniscienza), così come gli insegnamenti di base per la prima volta rivelati nei libri da entusiastici commentatori come Murphet, Sandweiss. Hislop e, più tardi, Krystal.

Con questi racconti affascinanti e potenti sugli insegnamenti e la personalità di Sai Baba, presto arrivai ad accettare e a credere alle sue dichiarazioni di essere l'incarnazione di Dio, con pieni poteri divini, come è rivelato anche in molti altri libri scritti da devoti. Anche se non ho mai sperimentato l'amore dirompente e totale come succede a molti devoti, nè lo speciale (spesso drammatico) impatto nel vedere Baba per la prima volta (e per alcuni ad ogni darshan), mi consideravo comunque un devoto.

Non mi unii ad un Centro Sai nè frequentai gli incontri per cantare bhajan per quasi 10 anni, e per parecchi anni non sentii il desiderio o l'impulso di andare in India a vedere Baba. La mia prima visita all'ashram di Prashanti Nilayam fu con un gruppo dall'Australia nel dicembre del 1988. Tornando a casa, concepii (come molti altri) un forte desiderio di fare qualcosa per aiutare a diffondere la conoscenza su Sai Baba e la sua Missione, ed io tentai di fare questo per i successivi 10 anni o più. Per cinque di questi, mi dedicai seriamente allo studio di libri su Sai Baba e a scrivere di lui, pubblicando alla fine due seri ed originali testi su Sai Baba e la sua Missione.

Nella mia vita personale, tentai di seguire alcuni dei suoi insegnamenti, ma al contrario di molti devoti, non seguii le esortazioni di Baba di non consumare carne, alcool e caffè. Facevo ben poco seva (servizio per gli altri) al di là dei normali (e convenienti) doveri familiari, e scrivevo, e non avevo mai fretta per Moksha (Liberazione dalla vita sulla terra e da ogni ulteriore reincarnazione), nè di adattarmi alle aspettative di celibato e di crescenti pratiche spirituali. Nondimeno, nel periodo in cui sono stato un devoto, sono arrivato ad apprezzare molti altri aspetti della religione Hindu, che sono alla base degli insegnamenti di Baba e della sua adorazione (karma, reincarnazione, rispetto per tutte le religioni, il potere della meditazione individuale e di certi mantra, specialmente il Gayatri Mantra).

I pochi discorsi di Baba che ho ascoltato dal vivo nell'ashram (con la traduzione in Inglese) per festività speciali, o sui video, sembrano disorganizzati, ed incomprensibili. Quando alla fine ho letto le versioni scritte dei discorsi, fui attratto soltanto da poche frasi e da qualche analogia, ma saltai interamente le infinite storie delle scritture Hindu. Ero ancora felice di essere un devoto.

Ricordo anche di aver provato impazienza e grande sconforto fisico per la prolungata attesa a gambe incrociate durata due ore per il darshan del mattino e del pomeriggio. Ammetto che era deludente non essere guardato da Baba benchè egli alla fine accettò alcune delle mie lettere in ogni visita. Egli benedisse anche brevemente i miei due libri nel darshan. La prima volta nel 1997, con un gesto benedicente della mano verso il libro - Abhaya hasta - e nel darshan mattutino del 6 marzo 1999, quando egli toccò la copertina del libro che gli veniva offerto, poi mi toccò la testa con un dito ossuto e chiese le solite domande che spesso precedono un invito ad una udienza personale: "Da dove vieni?" e "Quanti?". Non ci fu invito, ma ero ancora deliziato dalla sua attenzione. Quelle furono le sole parole che Baba mi abbia mai detto.

Non ho mai avuto una udienza con Baba ma ho accettato questo come dovuto alla mia indegnità spirituale e al mio ego. Notai (con approvazione) che Baba sembra fare una buona scelta per le udienze, scegliendo i più sensibili, i più amabili, e zelanti devoti. Questa abilità mi impressiona ancora, benchè mi sia stato detto da altri più cinici che, per alcuni devoti,particolarmente se c'è in ballo una donazione, una udienza può talvolta essere "organizzata" dai funzionari anziani della Sai Organisation.

Per i miei precedenti scritti e per l'attuale indagine, questa mancanza di osservazioni e di esperienze di un contatto personale è stato un handicap. Questo ha reso le mie ricerche ed il mio credo molto più dipendenti dalle mie osservazioni e sensazioni durante il darshan, ma spesso anche dagli scritti e dalle conversazioni di altri devoti più favoriti!

Alla metà del 1990, cominciai ad amare l'esperienza di gruppo e cominciai a cantare ed ascoltare i bhajans, specialmente quando scoprii (in Messico) che potevo cantare ragionevolmente bene. Per un paio di anni, fui felice di organizzare sessioni di bhajans a casa mia ed ho ancora la foto con quelle che sembrano essere delle piccole macchie di vibhuti che apparvero su un bicchiere dopo una sessione di bhajans. Sono molto impressionato da molte delle materializzazioni di Baba e particolarmente dalla spontanea apparizione di vibhuti e di nettare amrit nelle case dei devoti, a cui ho assistito.

Spesso mi sono sentito particolarmente protetto, particolarmente durante certi momenti molto pericolosi della mia vita durante gli scorsi 18 anni, e in momenti diversi ho avuto il forte impulso di scrivere a Baba, documentati da qualche parte nel mio diario, ma niente di particolarmente degno da essere riportato qui. Mentre scrivevo i precedenti due libri, mi sentivo particolarmente aiutato ed ispirato, e molto felice. In entrambi i casi, il processo di scrittura che segue il travagliato periodo della ricerca, fu quasi piacevole - e per un'eccitante settimana nel maggio 1998, un pitone si sdraiava al sole davanti alla finestra del mio studio mentre scrivevo dalle 10 alle 15. All'epoca, avevo l'impressione che il mio sentiero fosse facilitato (scoprendo libri sconosciuti ma necessari, per esempio) ed anche che certi incidenti al computer si verificassero per farmi pensare due volte prima di inserire certi brani o riscrivere certi passaggi. Condivido tutto questo con voi perchè è stata la mia esperienza.

Nel 1995, due settimane dopo essere stato soccorso all'ultimo momento mentre affogavo da due adolescenti dopo aver chiesto disperatamente l'aiuto di Baba, ebbi l'idea di scrivere tre libri su Baba. Allora mi misi a tempo pieno a leggere tutti i libri su Sai Baba che riuscivo a trovare (circa 200 in tutto). Nel 1997 e nel 1998 pubblicai due libri su Sathya Sai Baba: The Sathya Sai Baba Compendium e The Powers of Sathya Sai Baba.

Questi miei libri erano il mio sincero tentativo di presentare una immagine coerente di questo fenomeno spirituale molto speciale analizzando e condensando la vasta e disparata letteratura prodotta dai devoti di Baba nei 50 anni della sua missione.

Nel 1998, cominciai anche un terzo libro su Baba, con lo scopo di descrivere la Missione di Sai Baba, ma questa volta attraverso le sue parole - come pubblicate dalla Sai Baba Organisation di Prashanti Nilayam dal 1954 al 1997 nei 30 volumi di Sathya Sai Speaks pubblicati fino ad ora (ed ai quali farò continui riferimenti durante questo studio)

Mentre la lettura e le annotazioni dei 30 volumi progredivano, cominciai a raccogliere sempre più piccole prove che non si adattavano facilmente nelle categorie descrittive che avevo selezionato in partenza (come: Dichiarazione di Divinità, Miracoli, Onniscienza, Devoti, Benefattori ed Aiutanti, Fasi e Crescita della Missione ecc). Infatti, queste discrepanze appena scoperte e queste informazioni preoccupanti erano il ricordo dei frammenti e dati inaccettabili che avevo già messo in files separati durante la compilazione dei due precedenti libri.

Quando finalmente compilai il mio database sui 30 volumi verso la fine del 1999, fui sorpreso e turbato nello scoprire che semplicemente non potevo continuare a scrivere secondo il mio progetto originale, nè potevo pensare di scrivere un libro totalmente diverso e critico su Sai Baba. Ero incappato nel "blocco dello scrittore"!

In questa situazione spiacevole, misi da parte i miei files e le mie brutte copie, considerazioni e frammenti, e tentai di concentrarmi su altri argomenti e lavori. Di tanto in tanto, il mio disagio ed i miei forti dubbi mi portavano a considerare alcuni aspetti o altri di questa massa di informazioni, e continuavo a tornarci come fa la lingua che cerca il dente che duole.

Poi, improvvisamente nell'aprile 2000, dopo mesi di speculazione, arrivò l'inizio di un furore internazionale con accuse critiche su Internet e rivelazioni sulle attività di Sai Baba, incluse delle accuse di abusi sessuali andati avanti per anni. Fui molto disturbato da queste rivelazioni.

La maggior parte delle successive attività sia pro che contro Baba si sono accentrate sulle accuse sessuali e, benchè i navigatori possono trovare alcuni seri siti di discussione sull'argomento, l'etere è stato anche stato inondato da molti articoli inutili e scurrili su molte bacheche. Malgrado un considerevole numero di di accuse di giovani devoti maschi, che suggeriscono che Baba abbia abusato di giovani devoti maschi per decenni, non c'è al momento alcuna prova legale di crimine. Se tali prove concrete emergessero, naturalmente i devoti che sono rimasti fedeli dovrebbero affrontare un serio dilemma. Un altro grave problema che grava sull'organizzazione e su Baba stesso sono gli omicidi nell'ashram e la sparatoria della polizia nel 1993, che non sono stati adeguatamente spiegati. Entrambi questi argomenti stanno influenzando lo sviluppo della Missione di Sai Baba nel mondo.

In questo pubblico processo di accuse e di diniego, molta attenzione è stata attratta da Sai Baba e dalla sua organizzazione. A causa di questo, un numero sconosciuto di devoti non indiani (specialmente ex funzionari della Sai Organisation in paesi stranieri come USA, Canada, Regno unito, Francia, Olanda, Svezia, Argentina ed Australia) sono stati costretti ad affrontare il trauma della perdita di fede nella divinità di questo guru ed hanno lasciato Baba per affrontare un incerto futuro spirituale, o si sono impegnati in attività mirate a smascherare Sai Baba. Al momento (ottobre 2001), non è chiaro come queste accuse si risolveranno, ma l'aspro e deciso dibatto continua a divampare attorno alla figura di questo Guru fino a che non si troverà una soluzione.

Le mie stesse indagini lente ed esitanti (mantenute totalmente private fino ad ora) stanno andando verso differenti linee, principalmente su argomenti periferici se paragonati alle attuali accuse spettacolari ed al dibattito accalorato che ne è conseguito. Infatti, parte del mio dilemma è stato che se pubblicassi le mie "prove", sarebbero immediatamente utilizzate per rinforzare le esistenti accuse di crimini sessuali di Sathya Sai Baba. Questo non era e non è mia intenzione. La mia attuale posizione è che, basandomi su ciò che credo di aver scoperto (dolorosamente e lentamente, benchè fosse tutto lì da vedere, per me o per chiunque altro), non posso più giustificare il mio credo in Baba come Dio incarnato sulla terra, nè Onnisciente, nè Onnipotente. Comunque, riconosco ancora che egli mostra ancora certi speciali poteri (inesplicabili al di fuori della tradizione di guru e santoni). Inoltre, sembra futile negare che l'enorme Sathya Sai Organisation, qualunque siano le sue colpe interne o le sue debolezze, ha portato avanti molto degno lavoro caritatevole, specialmente in India.

Ciò che l'altra gente crede non è affar mio, ed io riconosco volentieri che molte delle prove contenute nella letteratura scritta su Sai Baba mostra Baba come un guru potente, carismatico che ispira milioni di persone con i suoi insegnamenti spirituali e morali impeccabili e che è stato strumentale nell'attrarre molte persone sul sentiero spirituale e nel trasformare molte vite.

Nel mio caso, seri dubbi sulla verità delle sue affermazioni di divinità (insieme al danno collaterale alla mia fede dovuto alle accuse sessuali) mi hanno costretto a recuperare il mio giudizio critico, anestetizzato per così tanto dal mio credo nella natura divina di Sai Baba, e a riconsiderare tutti i dubbi che avevo accumulato (ma convenientemente nascosto) in uno schema più coerente. Quello che non posso più fare è nascondermi le imbarazzanti prove rivelate dalle ricerche per i miei tre libri. Sono costretto ad ammettere e (forse) come scrittore a condividere con altri che possano essere interessati, che ciò che felicemente e non-criticamente descrivo come verità uniche ed eccitanti nei miei precedenti libri agiografici su Sai Baba devono adesso essere visti come falsi e fuorvianti. Infatti, la verità (che è il significato del primo nome di Baba, Sathya ed uno dei cinque principi cardinali da lui sostenuti) sembra essere in questione, qui.


POSTSCRIPTUM

Pensavo di avere ragione su Baba nei miei libri precedenti. Come faccio a sapere se le mie nuove opinioni sono corrette? Non lo so ma non posso ignorare le fastidiose prove.

Sono graditi i commenti su ciò che ho scritto qui. Comunque, per evitare incomprensioni e per evitare corrispondenza non necessaria, lasciate che vi ripeta che la mia non è una crociata contro Sathya Sai Baba come maestro spirituale. Non è il mio scopo impedire alle altre persone di credere nei suoi insegnamenti. La mia costante preoccupazione è innanzitutto di fare luce in una massa di preoccupanti prove per raggiungere qualche tipo di conclusione. Adesso voglio condividere queste prove edi pensieri che esse hanno provocato in me con altri che possano e vogliano ascoltarmi.

Infine, quando commento sulla ingenuità e faciloneria dei devoti, riconosco di aver condiviso queste caratteristiche per molti anni, e non me ne sono liberato del tutto neanche adesso.