Furto di reni al "Sathya Sai Super Speciality Hospital" di Puttaparthi

di B. Premanand

da Indian Skeptic volume 9, n. 12, Aprile 1997

Avendo ricevuto dei ritagli di giornale sul traffico di reni al Super Speciality Hospital di Sathya Sai Baba a Puttaparthi, abbiamo contattato il gruppo Scettico del Maharashtra ed essi mi hanno dato l'indirizzo di Ramkumar Raiwadikar che mi avrebbe aiutato ad avere le fotocopie di tutte le registrazioni sul rene che era stato rubato. Ero assente quando la mia missiva a Ramkumar mi e' stata ritornata come "destinatario sconosciuto", insieme agli estratti dell'Indian Skeptic nei quali ho pubblicato la versione inglese dell'articolo in Marathi di Ramkumar.

Dato che ero in visita a Pune per la conferenza nazionale del Maharashtra Andrha Shraddha Nirmulan Samithi dal 21 al 23 Febbraio 1997, ho chiesto ai miei amici di Pune di trovarmi li' con Ramkumar e Balaji, il donatore del rene, con tutti i documenti. Il 21 ho incontrato Ramkumar e gli ho mostrato la missiva respinta ed il giornale con la scritta "sconosciuto". Ho appurato che l'indirizzo era corretto ed egli ha accettato di mandarmi la posta che aveva ricevuto da me nel Dicembre 1996, cosi' da poter intraprendere azione legale contro il dipartimento postale per aver respinto la posta ingiustamente.

Le registrazioni ospedaliere del trapianto di reni sono pubblicate alle pagine da 28 a 33 e le fotografie dell'esame post mortem eseguite sul cadavere di Trimbakbaba Rao sono alle pagine da 24 a 27, 29 e 34. Le due fotografie alla pagina di apertura mostrano i due reni originari di Trimbakbaba Rao intatti.

La relazione di dimissione dall'ospedale di Balaji afferma che egli e' donatore del rene a suo padre, e mostra esami eseguiti su entrami i suoi reni, che risultano di normale dimensione e posizione. L'asportazione del rene sinistro eseguita su G.A. Balaji ha avuto inoltre certificazione medica dal Sathya Sai Hospital come segue:

"La presente per certificare che il Sig. Balaji, figlio del Sig. Trimbakababa Rao ha donato uno dei suoi reni a suo padre. Si consiglia al donatore di astenersi da lavori manuali faticosi per tre mesi".

Nella relazione di dimissione data a Trimbakbaba si afferma che il paziente e' stato sottoposto a trapianto renale, ma dato che il trapianto non ha funzionato egli e' stato posto in dialisi. Inoltre si afferma che e' stata eseguita una scansione isotopica e che non c'e' stato alcun versamento nel rene trapiantato. Quest'ultima informazione era un'aggiunta scritta a mano sul rapporto di dimissione.

La diagnosi dopo il trapianto contenuta in quel rapporto dice che il trapianto renale non ha funzionato a causa di una occlusione vascolare. Il paziente doveva percio' sottoporsi a dialisi a giorni alterni.

La sorella di Balaji ha acconsentito a donare il suo rene per salvare il loro padre ed e' menzionato nel secondo rapporto di dimissione che la figlia di Trimbakbaba Rao era venuta a donare il rene.

A causa della dialisi, Balaji e suo padre dovevano stare fuori casa in un albergo ed hanno dovuto impegnare in banca la loro terra ed i loro beni. Hanno anche dovuto avere prestiti da amici e benefattori.[...]

 

I dottori dell'ospedale di Sai Baba, per il secondo trapianto hanno accettato di usare il rene della figlia. Quando Balaji ha letto del traffico di reni a Bangalore [importante citta' vicina a Puttaparthi, NdT] e Bombay, si e' chiesto se il suo rene non fosse stato rubato. Le voci di altri pazienti circa i furti di reni in corso nell'ospedale di Sai Baba lo hanno portato a pensare razionalmente e cosi' ha voluto appurare se il suo rene fosse stato trapiantato a sua padre, ed e' ritornato a casa da Latur con suo padre. Su consiglio del suo medico di Latur e' stata eseguita una sonografia su suo padre il 5 Agosto 1995, che non ha mostrato il rene trapiantato.

Su consiglio medico il 7 Agosto 1995 e' stata eseguita una scansione CT dell'addome, ed il rapporto ha detto che erano ben visibili i due reni originari propri del paziente, ed il rene trapiantato non era visibile.

Il 9 Dicembre 1995 Trimbakbaba e' morto e Balaji non era in citta'. Al suo ritorno trovo che suo padre era stato seppellito dietro pressioni dei seguaci di Sai Baba, cosi' gli e' stato detto. Egli si e' recato dall'Esattore Distrettuale e dal Sovrintendente Distrettuale di Polizia per avere il permesso di riesumare il corpo per un'autopsia. Gli e' stato dato il permesso e l'autopsia ha stabilito che il rene trapiantato non c'era, e che invece c'erano i due reni originari dell'uomo deceduto.

Balaji si e' rivolto al Consumer Protection Council di Delhi, ma il suo esposto e' stato respinto sulla base di insignificanti aspetti tecnici dal Presidente, che e' anche un amministratore dell'Organizzazione Centrale Sathya Sai (Sathya Sai Central Trust). La legge dice che l'accusato non puo' essere il giudice del suo proprio caso.

Balaji e' nei pasticci. E' pieno di debiti a causa della sua lotta per salvare il padre. Egli vuole anche sincerarsi che queste pratiche immorali non continuino nell'ospedale di Sai Baba. Centinaia di trapianti renali vi vengono eseguiti, su ricchi devoti stranieri di Sai Baba. Balaji dice che 'e necessario indagare su tutti i trapianti e scoprire chi ha donato i reni. E' anche necessario indagare i trapianti renali eseguiti nella data alla quale e' stato asportato il rene di Balaji. Egli non puo' rivolgersi alla giustizia a causa dei debiti. Vorremmo che questo caso venga esaminato dalla Suprema Corte dell'India come vertenza di Pubblico Interesse, che sia fatta giustizia alla famiglia di Trimbakbaba Rao e che vengano prese le necessarie azioni contro chi ha violato la legge.

Balaji e' stato in camera con me in albergo a Pune dal 23 al 27 Febbraio 1997. Ha avuto dolori allo stomaco e non poteva dormire. Mi sono svegliato sentendo i suoi lamenti. Mi chiedo se la rimozione del rene sia stata fatta correttamente ed igienicamente e se non abbia contratto delle infezioni. Era cosi' agitato quando ha affermato che si sarebbe suicidato davanti alla corte se non avesse ottenuto giustizia. L'unico modo per ripagare i debiti contratti per salvare suo padre sarebbe quello di lasciare questo mondo. Ho dovuto calmarlo facendogli capire che sua madre e sua moglie dipendono da lui.

Mi chiedo come possano persone come Balaji rivolgersi al tribunale per avere giustizia. Come potra' egli pagare le spese legali? E anche se andasse in tribunale, puo' essere certo di ottenere giustizia, quando Sai Baba puo' influenzare la corte dato che molti giudici sono suoi seguaci? E' la nostra Corte Suprema che deve dare risposta a queste domande.

Balaji mi ha parlato dei suoi sogni. Se otterra' giustizia e risarcimento, vuole utilizzare il denaro per acquistare una macchina per la dialisi cosi' che le persone come lui potranno avere il trattamento gratuito.

Le parole sotto il nostro emblema nazionale dicono "Sathyameva Jayathe" - che la Verita' sola trionfera'. E' vero? Lo devo ancora vedere.